martedì 21 giugno 2011

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lunedì 20 giugno 2011

Edison Illuminating Company

La Edison Illuminating Company venne fonadata da Thomas Edison nel dicembre del 1880 a New York. Negli anni seguenti vennero costruite compagnie simili in molte altre città degli Stai Uniti soprattutto in Pennsylvania e Massachussetts.


certificato della Edison Illuminating Company di Detroit


Ohio Edison Company


http://www.coned.com/history/electricity.asp

mercoledì 15 giugno 2011

Enciclopedia


Nell'enciclopedia di Diderot e D'Alembert possiamo trovare anche dei riferimenti all'uso di vari tipi di candele o torce per l'illuminazione notturna della case o delle strade.


http://artflx.uchicago.edu/cgi-bin/philologic/getobject.pl?c.5:960.encyclopedie0311.7931086

venerdì 10 giugno 2011

principio di funzionamento di alcune lampadine

Lampada ad incandescenza

Lampada ad incandescenza a bulbo sferico

Un sottilissimo filamento di tugsteno, inserito in un bulbo di vetro nel quale è stato praticato il vuoto e successivamente riempito di gas inerti, è percorso da una corrente elettrica che lo riscalda fino all'incandescenza. Il filamento raggiunge una temperatura elevatissima emettendo radiazioni luminose.



Lampada a scarica ad alta intensità
Un arco elettrico viene fatto scoccare in un ambiente ad alta pressione contenente una miscela di atomi di alogenuri metallici e di mercurio. Da questi viene emessa sia radiazione ultravioletta sia visibile. Un particolare vetro filtra le radiazioni ultraviolette lasciando passare la luce visibile.


Lampada ad incadescenza ad alogeni


Un filamento di tungsteno piuttosto spesso è racchiuso in un involucro di vetro riempito di gas alogeno. Dal filamento di tungsteno evaporano degli atomi che si combinano con quelli degli alogeni. Si forma un composto gassoso che ricade sul filamento incandescente ridepositando gli atomi di tungsteno. Gli atomi degli alogeni sono di nuovo liberi di ricombinarsi con gli atomi di tungsteno. In questo ciclo, detto di rigenerazione, sta il segreto di lunga durata di questo particolare tipo di lampade ad incandescenza.



Lampada fluorescente

Un arco elettrico viene provocato all'interno del tubo tra un catodo e un anodo posti alle estremità. Gli elettroni in movimento tra i due elettrodi eccitano gli atomi di mercurio che sono a loro volta sollecitati ad emettere radiazione ultravioletta. Il fosforo di cui è ricoperto il tubo, investito da tali radiazioni, emette luce visibile.

mercoledì 1 giugno 2011

Evoluzione della lampada a olio




13.000-15.000 a.C circa

Lampada in arenaria ritrovata nelle famose Grotte di Lascaux (Francia).


Le lampade ad olio erano molto diffuse nel mondo antico, ne sono state ritrovate anche in Egitto, Grecia e a Roma.
Erano recipienti aperti di pietra, argilla, osso o conchiglia nelle quali venivano utilizzati grassi animali e vegetali come combustibile.


lampada ad olio,Samaria
lampade ad olio: http://www.claystation.com/wiki/Oil_lamp



Grecia, Rodi - III sec. AC, bronzo patinato

http://www.eganbronze.com/Pages/greek.html
http://www.epalladioartworkshop.com/OILLAMPS/HISTORY/index.htm

In seguito si passò a contenitori parzialmente chiusi, con un foro di uscita per lo stoppino di lino o di cotone.

La copertura della parte superiore della lampada, era realizzata dai Greci grazie al tornio, ma la necessità di una mano d’opera specializzata fu d'ostacolo alla diffusione di questo tipo di lampade.

I romani riuscirono a risolvere il problema realizzando le lampade non più al tornio, ma con l’utilizzo dello stampo. In due matrici concave era pressata dell’argilla, e i due pezzi così realizzati erano poi assemblati.



lucerna bizantina in bronzo: Asia Minore, V-VII secolo d.C.


Le lampade di provenienza orientale presentano la caratteristica di avere il beccuccio sporgente dal corpo tondeggiante. Questa caratteristica rimane costante anche quando ci riferiamo ad aree piuttosto lontane come il Marocco e il Medio Oriente.

http://www.museolio.it/top_pages/lucerne.htm



Lampada di Argand


Il primo vero sviluppo tecnologico in questo campo, dopo millenni d'uso di candele e lucerne ad olio, fu l'invenzione nel 1783 della lampada Argand dal chimico svizzero Aimé Argand. Era una lampada ad olio, consistente in uno stoppino (tubolare cavo, alla fiamma arrivava così molta più aria) intrecciato e protetto da un camino in vetro.
Ma il vero vantaggio della lampada Argand era la sua impressionante luminosità. Inoltre, le lampade Argand erano più sicure, poiché la fiamma era rinchiusa, e non producevano fumi né cattivi odori.



Lampada ad olio in argento
Roma, intorno al 1780, argentiere Vincenzo Belli

Intorno alla metà del XVIII secolo vennero prodotte lampade in argento usando un serbatoio applicato su un stelo sostenuto da una larga base. Queste lampade erano dotate di un paralume ed avevano una ricca dotazione di attrezzi per la manutenzione dello stoppino e del beccuccio appesa allo stelo mediante catenelle.

lampada in argento e bronzo
Roma, inizi del XIX secolo, argentiere Gioacchino Belli










Lucerna raffigurante Mercurio
Roma, 1814, argentiere Antonio Mattei


All'inizio del XIX secolo il gusto neo-classico introdusse l'uso di lampade "figurate", con un serbatoio sostenuto da figure umane in abiti Egiziani, divinità Greche e Romane .
La produzione di lampade ad olio decadde nuovamente alla fine del 1800 quando si potè disporre di più efficienti sistemi di illuminazione.


http://www.mts.net/~william5/history/hol.htm

sabato 28 maggio 2011

Un brevetto

La cosiddetta "gooseneck lamp", lampada a collo d'oca. Usata come lampada da scrivania, essa permette di direzionare a piacere il fascio di luce.



Inventors: Rockwood T. Roberts, III
Assignee: C. N. Burman Co.
Primary Examiner: L. Heyman
Patent number: 5222806
Filing date: Jun 4, 1992
Issue date: Jun 29, 1993


http://www.google.com/patents?id=nkR8AAAAEBAJ&printsec=description&zoom=4#v=onepage&q&f=false

venerdì 27 maggio 2011

I luoghi

Olympia:
il fuoco sacro della torcia olimpica

La torcia olimpica arde durante lo svolgimento dell’Olimpiade nel braciere olimpico ed è uno dei simboli dei Giochi Olimpici

Le origini della torcia olimpica risalgono all'antica Grecia, quando un fuoco sacro era tenuto acceso per tutto il periodo dei Giochi Olimpici, tenuti in onore a Giove, tempio a lui dedicato ed in quello della dea Era.

Ancora oggi la fiamma olimpica viene qui accesa diversi mesi prima della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici. Il fuoco viene acceso ponendo una fiaccola all'interno di uno spacchio parabolico concavo, che concentra i raggi del Sole.
La fiaccola viene quindi trasportata nella città che ospiterà i Giochi Olimpici con una staffetta formata dai tedofori.


Il faro di Alessandria d'Egitto:
una delle sette meraviglie

Riproduzione del Faro di Alessandria
storia del faro (300 a.C.)

leggenda sul nome:
Menelao - narra la leggenda (vedi pag.72)- incontrò un vecchio e gli chiese: "Che isola è questa?". Il vecchio rispose che l'isola era del Faraone. Menelao, che non aveva inteso bene, domandò di nuovo: "Faro?". Al che il vegliardo rispose affermativamente, ripetendo la parola "Faraone" con l'antica pronuncia egiziana, che la trasformò in "Prouti".
Menelao interpretò malamente la risposta: questa volta capì "Proteo", nome che sapeva essere quello della divinità marina a cui Poseidone aveva concesso il dono della profezia.
Così l'isola rimase nota sotto il nome di Pharos, terra protetta dal nume Proteo.
Dal nome dell'isola Pharos ebbe etimologicamente origine il nome "faro" in molte lingue romanze: faro in italiano e spagnolo, farol in portoghese, phare in francese e far in rumeno.




Descrizioni del Faro ricorrono negli scritti di vari autori classici all’inizio dell’era cristiana, ad esempio in Strabone (64 a.C. - 21 d.C.), nella Storia Giudaica (pag.88) di Giuseppe Flavio (I secolo d.C.) e in Plinio il Vecchio (23-79 d.C).
"Funzione della torre era mostrare la rotta alle navi di notte con i fuochi [...] il pericolo del sistema sta nella possibilità che,bruciando in continuazione, questi fuochi vengano scambiati per stelle, perché da lontano l’aspetto delle fiamme è simile" (Naturalis Historia, Plinio il Vecchio)


La Ville Lumière

vista notturna di Parigi
Tra il XVIII e il XIX secolo Parigi cambiò radicalmente grazie alla diffusione di nuove tecnologie; in particolare ci fu la rete di illuminazione (con i becchi a gas) aumento notevolmente; Napoleone III riorganizzò infatti la distribuzione del gas nella città, affidando la concessione della distribuzione ad un'unica compagnia ed imponendole prezzi controllati.

Si comincia da Place Vendôme, nel 1829 toccherà a rue de la Paix e nel 1881 si ha l'illuminazione elettrica dei grands boulevards, nasce così la fama della Ville Lumière.
L'appellativo venne forse usato per la prima volta da Gabriel Nicolas de la Reynie (1625-1709), magistrato francese.