venerdì 13 maggio 2011

I protagonisti

Filosofi Greci

Attorno al V secolo a.C. erano diffuse soprattutto teorie emissioniste della visione.
Pitagora vede la luce come un "oggetto geometrico": la visione avviene per linee rette che partono dall’occhio e divergono tra loro sempre maggiormente formando vari angoli.


Lucrezio (I secolo a.C.)
"De Rerum Natura"


Leonardo da Vinci (1690–1730)


Composto di 32 carte, comprendeva originariamente un altro fascicolo, purtroppo perduto, dedicato al tema "De ombra e lume", cioè al variare delle apparenze degli oggetti a seconda che siano illuminati o in penombra. Leonardo studiò i fondamenti ottici di questi fenomeni in modo da poterli riprodurre con precisione come pittore.



Galileo Galilei (1564-1642)
"Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze" (1635)


Egli riteneva che la velocità della luce, per quanto grande, non fosse infinita, e ideò un esperimento (testo riscritto pag. 46) per dimostrarlo.


Isaac Newton (1643-1727)




Opera in cui espone i suoi studi sull'ottica e sui colori, mostrandosi favorevole alla natura corpuscolare della luce. La sua posizione influenzerà decisamente il dibattito sulla natura della luce che si concluderà solo agli inizi del XX secolo.

http://www.boscarol.com/blog/?p=18319

Scomposizione della luce



A. Volta (1745-1827)

Lampada a idrogeno



Lampada a idrogeno proposta da Volta intorno al 1777. Negli anni successivi fu perfezionata da costruttori e scienziati tedeschi, divenne uno dei più rapidi ed efficaci strumenti per produrre il fuoco o per disporre agevolmente di una fonte di luce nel mezzo della notte. L'apparecchio, molto diffuso soprattutto nelle case borghesi della Germania, rimase in uso sino alla metà dell'Ottocento.


A.Cruto (1847-1908)



Lampada a filamento di Cruto,
da “Gazzetta del popolo”, Torino, 21 ottobre 1883

Con pochi mezzi, tanta intelligenza e intuizione realizzò quanto Edison nonostante le grandi risorse economiche disponibili non aveva ancora ottenuto. Cruto dopo aver assistito ad una conferenza del prof. Galileo Ferraris, nel 1879, scopre di aver ottenuto nei suoi esperimenti un filamento con le caratteristiche richieste per la soluzione al problema dell'illuminazione elettrica. Dopo molti esperimenti realizza delle laminette di carbonio che riscaldate con la corrente elettrica riescono a produrre una luce abbagliante.

Lampada di Cruto: sullo zoccolo si
legge il nome dell’inventore

Società Italiana di Elettricità Sistema Cruto. Portalampade e Virole
Litografia, 1884 (Collezione privata)





T. Edison (1847–1931)

"Voglio rendere l'elettricità così economica che solo i ricchi si potranno permettere il lusso di utilizzare le candele"


Brevetto di Edison


Lampadina di Edison


A. Einstein (1879–1955)

«Einstein credeva in Dio, non ne negava l'esistenza. Un giorno che discutevamo proprio di questo, lui alzò una mano, la frappose fra la lampada e il tavolo e mi disse: "Vedi? Quando la materia si manifesta, proietta un'ombra scura, perché è materia. Dio è puro spirito e dunque quando si materializza non può manifestarsi se non attraverso la luce. La luce non è altro se non l'ombra di Dio"»



Nel 1909 Einstein pubblicò Über die Entwicklung unserer Anschauungen über das Wesen und die Konstitution der Strahlung sulla quantizzazione della luce. In questo scritto introdusse il concetto di fotone, effetto fotoelettrico e ispirò la nozione di dualismo onda-particella nella meccanica quantistica.



storia degli studi sulla velocità della luce