venerdì 10 giugno 2011

principio di funzionamento di alcune lampadine

Lampada ad incandescenza

Lampada ad incandescenza a bulbo sferico

Un sottilissimo filamento di tugsteno, inserito in un bulbo di vetro nel quale è stato praticato il vuoto e successivamente riempito di gas inerti, è percorso da una corrente elettrica che lo riscalda fino all'incandescenza. Il filamento raggiunge una temperatura elevatissima emettendo radiazioni luminose.



Lampada a scarica ad alta intensità
Un arco elettrico viene fatto scoccare in un ambiente ad alta pressione contenente una miscela di atomi di alogenuri metallici e di mercurio. Da questi viene emessa sia radiazione ultravioletta sia visibile. Un particolare vetro filtra le radiazioni ultraviolette lasciando passare la luce visibile.


Lampada ad incadescenza ad alogeni


Un filamento di tungsteno piuttosto spesso è racchiuso in un involucro di vetro riempito di gas alogeno. Dal filamento di tungsteno evaporano degli atomi che si combinano con quelli degli alogeni. Si forma un composto gassoso che ricade sul filamento incandescente ridepositando gli atomi di tungsteno. Gli atomi degli alogeni sono di nuovo liberi di ricombinarsi con gli atomi di tungsteno. In questo ciclo, detto di rigenerazione, sta il segreto di lunga durata di questo particolare tipo di lampade ad incandescenza.



Lampada fluorescente

Un arco elettrico viene provocato all'interno del tubo tra un catodo e un anodo posti alle estremità. Gli elettroni in movimento tra i due elettrodi eccitano gli atomi di mercurio che sono a loro volta sollecitati ad emettere radiazione ultravioletta. Il fosforo di cui è ricoperto il tubo, investito da tali radiazioni, emette luce visibile.

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